Limiti e Multa per eccesso di velocità

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Limiti di velocità. Limiti per neopatentati. Eccesso di velocità

Autovelox  \ La velocità, i limiti di velocità e la multa per eccesso di velocità

Aggiornamento: Dicembre 2020  - Definizione di velocità. Novembre 2020 - Circolare Prefetto Lodi.

Definizione di velocità

In qualunque libro di fisica, al capitolo relativo alla cinematica, la velocità di un punto nello spazio è definita come la variazione nel tempo della posizione del punto ciò detto, l'unità di misura della velocità è il rapporto tra due unità di misura primitive, lunghezza diviso tempo, p.e. chilometri all'ora, metri al secondo, miglia all'ora.

Riportiamo la definizione di velocità del pilota di motociclismo su pista, Rossi Valentino, diverse volte campione del mondo.

La velocità comporta movimento. Del riflesso, del pensiero, dell’attenzione, del gesto. Genera vantaggi, libidini, un pizzico di rischio, un piacere esclusivo. Il piacere di guadagnare qualcosa per raggiungere qualcosa. Un traguardo, un compimento. Velocità come eliminazione dei tempi morti, del tempo perduto, della noia, talvolta. Velocità come sistema di vivere, di vincere, di stare al mondo, essendo il mondo in piena accelerazione. È una aspirazione e, spesso, una scelta, oppure una attitudine che amplifica sensazioni, reazioni, gusto. La velocità costringe a una cura adatta, a una capacità specifica, altrimenti comporta un errore, una caduta, un rimpianto. Ci vuole testa e fisico, per la velocità. Quella padronanza che permette di apprezzare la lentezza, quando essere veloci non serve affatto.

Limiti di velocità

Generalità sui limiti di velocità. Nel codice della strada italiano i limiti di velocità possono essere fissi e variabili sia sulle autostrade sia sulle strade extraurbane principali e i conducenti sono obbligati ad osservarli "ai fini della sicurezza della circolazione e della tutela della vita umana ...". 

In caso di precipitazione atmosferiche (pioggia, grandine, neve), anche di piccola entità, è d'obbligo ridurre la velocità di 20 Km/h.

 Nel CdS vi sono quattro limiti di velocità fissi

  1.  limiti afferenti alla categoria di strada;
  2. limiti dovuti alla categoria del veicolo;
  3. limiti posti dall'ente gestore\proprietario della strada;
  4. limiti per i soggetti neopatentati.

 

 La segnaletica con il limite massimo di velocità ha la funzione di identificare il punto dell'asse stradale al di la del quale vige un'altra velocità. E' necessario garantire una distanza di percezione e avvistamento  del segnale per il quale, il conducente deve iniziare a rallentare e uniformarsi dal punto suddetto, con la nuova prescrizione di velocità. 

Il conducente, in assenza di segnale limite massimo di velocità è obbligato a condurre il veicolo alla 

 

  • velocità consentita dalla categoria di strada;
  • alla velocità consentita dal veicolo e 
  • dalle condizioni meteorologiche. 

 

 Tutte le velocità sono indicate all'art. 142 del Codice della Strada per il quale, basa la sicurezza della circolazione e quella della vita umana su 3 punti:

 

  • una adeguata scelta dei limiti massimi di velocità;
  • l‘applicazione della segnaletica;
  • l’informazione ai conducenti sulla presenza di dispositivi di controllo del traffico (art. 4 DL 121 2002).

 

Per ciò che riguarda i limiti di velocità variabili c'è da dire che tali limiti operano in modo automatico, senza una prescrizione segnaletica, anche per precipitazioni di modesta entità. In caso di nebbia, quando la visibilità è inferiore a 100 m la velocità è automaticamente ridotta a 50 Km/h. 

All'interno dei centri abitati, di regola la velocità è di 50 Km/h, essa può essere elevata, a discrezione dell'amministrazione comunale a 70 o ridotta a 30 Km/h. 


Limiti di velocità in autostrada

Di seguito si riportano i limiti di velocità in autostrada, in Km/h, e fuori dai centri abitati che non possono essere superati.
  • Autostrade a 3 corsie per senso di marcia --- 150 Km/ se ammesso
  • Autostrade --- 130 Km/h
  • Strade extraurbane principali --- 110 Km/h
  • Strade extraurbane secondarie o locali --- 90 Km/h

Limiti di velocità per categoria di veicolo

Di seguito si riportano i limiti massimi di velocità delle categorie di veicoli che percorrono le 4 categorie di strada di cui sopra, v in Km/h.
S. urbana S. extraurbana S. extraurbana Autostrada
secondaria principale
MOTOCICLI
cilindrata < 150 cc 50 90 non ammesso non ammesso
cilindrata > 150 cc 50 90 110 130
AUTOVETTURA 50 90 110 130
VETTURA e rimorchio 50 70 70 80
AUTOBUS
fino a 8 t 50 70 70 80
oltre 8 t 50 80 80 100
AUTOTRENO 50 70 70 80
CICLOMOTORI 45 45 non ammessi non ammessi
QUADRICICLI 50 80 80 80

Velocità e autovelox

1.  Come la velocità influenza i danni in un incidente  

La presenza di un dispositivo di controllo della velocità, l'autovelox, in una sezione stradale o in un tratto di strada ha un effetto positivo sulla sicurezza della circolazione e la tutela della vita umana. Di seguito si riportano tre principi correlati agli incidenti e alle leggi della meccanica del movimento.

 Una riduzione della velocità incide significativamente sulla riduzione dei decessi dei pedoni. L'andamento in percentuale dei decessi rispetto alla velocità in Km/h di un veicolo in marcia è rappresentato dal diagramma qui riportato.

Dal diagramma di figura si rileva che, la probabilità di sopravvivere a un investimento da parte di un pedone è del 

- 90% quando la velocità del veicolo è inferiore a 30Km/h;

- 50 % quando la velocità del veicolo è inferiore a 45 Km/h

- 0% quando la velocità del veicolo è di 80 Km/h, in pratica la probabilità del decesso è del 100%.

Probabilità di decesso in caso di incidenti
Maggiore è la velocità di un veicolo, maggiore è il percorso e il tempo necessario per fermarlo per evitare l’impatto. Un'auto che viaggia a 50 km/h richiede in genere 13 metri per fermarsi, mentre un’auto che viaggia a 40 km / h richiede meno di 8,5 metri.
L' aumento della velocità incide sulla probabilità di accadimento del danno biologico. Un aumento della velocità media di 1 km / h incide con un aumento del rischio che si verifichi un infortunio del 3% più elevato mente, incide con un aumento del 4-5% della probabilità per incidenti mortali.

2.  Velocità e gravità del danno  

La dimensione della velocità è la causa principale della gravità del danno in caso di incidente più che la causa dell’incidente. In caso di collisione l'energia cinetica si trasforma in energia di deformazione e lavoro delle forze d'attrito in caso di frenata con scivolamento.
In meccanica l'energia cinetica Ec di un'autovettura dotata di velocità v e peso P vale 
Ec = 1/2 x (P/g) v^
La particolarità dell'energia cinetica consiste che essa varia con il quadrato della velocità, in altri termini la variazione non segue una legge lineare ma esponenziale. Cosa significa ciò? Esempio, se la velocità vale (5 km/h) e l'energia cinetica del corpo vale 5x5=25 nel raddoppiare la velocità (10 km/h)  l'energia cinetica non raddoppia a 50 ma vale 100, 4 volte 25.
In pratica, in caso di collisione il danno agli automezzi e le lesioni sul corpo umano si quadruplica se si raddoppia la velocità.

3.  Fattori che inducono a superare i limiti massimi di velocità e l'effetto autovelox

Vale la pena di considerare i fattori che influenzano la velocità a cui il guidatore sceglie di viaggiare, essi possono essere raggruppati in 3 gruppi:
  • fattori relativi al conducente (età, sesso, tasso alcolemico, numero di persone nel veicolo);
  • fattori relativi a strada e veicolo (geometria dell’infrastruttura viaria, qualità del supporto, potenza del motore e velocità raggiungibile);
  • fattori inerenti a traffico e tempo meteorologico (densità e composizione del traffico, velocità predominante, condizioni meteorologiche).
Su questo argomento diversi studiosi hanno dimostrato che l'installazione di autovelox fissi o mobili ha una certa efficacia nella riduzione degli incidenti (Pilkington and Kinra 2005 WHO). La minima riduzione della frequenza è del 5%, i feriti sono ridotti di almeno il 12% e la riduzione dei decessi è del 17%. 
Secondo uno studio di Cochrane Review Collaboration (Wilson et alii 2010) l’applicazione di un autovelox ha effetti su entrambe le direzioni con riduzione minima della velocità dei veicoli pari al 14%. La riduzione dei sinistri e degli infortuni si riduce dall'11 al 44%.
Per ciò che riguarda l'efficacia degli autovelox fissi e mobili installati alcuni studi riportano che la riduzione della frequenza della sinistrosità dura fino a 3 anni o meno altri fino a quasi 5 anni, sembra che dopo un certo periodo l'efficacia del dispositivo di controllo della velocità scompaia.

4.  Metodi di controllo della velocità puntuale e media

Le premesse fin qui esposte sono la giustificazione della consegna alle amministrazioni, nel nostro paese, di circa 20.000 dispositivi di controllo con lo scopo di ridurre le velocità entro i limiti massimi.
La velocità si può controllare con l'uso dei seguenti dispositivi:
  • autovelox;
  • tutor;
  • rallentatori ottici;
  • avvisi luminosi di controllo elettronico della velocità;
  • dossi artificiali;
  • bande sonore;
  • dissuasori di velocità o speed check;
  • semafori regolatati sulla velocità dei veicoli.
Gli avvisi luminosi di controllo elettronico della velocità  sono stati introdotti con la legge 120/2010 e che sono posti alla lettera b bis dell'art. 41 "tabelloni luminosi rilevatori della velocità in tempo reale dei veicoli in transito". I tabelloni hanno solo la funzione di segnali stradali rilevando al conducente la velocità tenuta dal veicolo nei pressi del rilevatore.
I dossi artificiali sono elementi in rilievo applicati sul supporto stradale che hanno una sezione convessa e applicati alla superficie stradale per tutta l'ampiezza della corsia. I dossi influenzano una guida confortevole e sono presegnalati e omologati del MIT. IN base alla velocità desiderata sono prodotti nelle altezze di 3 cm, 5 e 7 cm.
Le bande sonore sono fasce trasversali a rilievo sulla superficie stradale. Il rumore prodotto durante l'attraversamento è l'avviso a ridurre la velocità di marcia. La base legale è l’art. 179 del DPR 495/92 del Regolamento di attuazione del codice della strada.
I rallentatori ottici sono strisce bianche rifrangenti a larghezza crescente e in n numero non inferiore a 4 realizzate sulla corsia a distanziamento decrescente. La prima striscia ha dimensione di 20 cm mentre le altre a seguire si incrementano di almeno 10 cm in larghezza.
I dissuasori di velocità o speed check meritano di essere citati poiché alcune amministrazioni ne fanno largo uso per la loro efficacia. Ogni elemento ha la forma di un contenitore con aperture idonee all'alloggiamento di un misuratore di velocità e sono posti ai bordi della strada in posizione visibile al conducente. Il principio di funzionamento consiste nel timore che inducono al conducente non conoscendo egli se all'interno è posto un misuratore di velocità. Non sono ne omologati ne approvati perché non sono considerati dal Codice della Strada. Il loro uso è legale.

Limiti per neopatentati

Per neopatentati si intendono i conducenti che hanno conseguito una patente di categoria A, A2, B o B1 da meno di 3 anni e per loro, il codice della strada (CdS) impone un regime sanzionatorio severo quando si superano i limiti di velocità per neopatentati di cui all'art. 117 c.2. 
Alla sanzione specifica da art. 117 si può sommare anche quella relativa all'art. 142 per superamento del limite massimo di velocità della categoria di strada percorsa o alla segnaletica stradale.
L'art. 117 dispone che i neopatentati, per tre anni successivi alla data del conseguimento della patente di categoria A2, A, B1 e B, non possono superare la velocità di 100 Km/h nelle autostrade e di 90 Km/h nelle strade urbane principali. Nel caso di infrazione essi sono soggetti alla sanzione accessoria della sospensione della patente da 2 a 8 mesi (art. 117 c.5).
Ricordiamo che la sanzione accessoria della sospensione della patente è prevista all'art. 142 c. 9 e c. 9bis in tal caso, il neopatentato con patente B che viola i predetti articoli è soggetto alla sanzione accessoria della sospensione della patente aumentata di un terzo alla prima sanzione mentre alla seconda sanzione la durata raddoppia. Questo regime severo per il neopatentato dura per un periodo di 5 anni dalla data di conseguimento della patente (art. 218 bis CdS).
In tema di sanzione accessoria per neopatentati la decurtazione dei punti è doppia rispetto ai normali conducenti così come presentato nell'elenco:
  • art. 142 c. 8, punti sottratti 3+3 per il superamento dei limiti di velocità da 10 a 40 km/h
  • art. 142 c. 9, punti sottratti 6+6 per il superamento dei limiti da 40 a 60 km/h
  • art. 142 c. 9bis, punti sottratti 10+10 per il superamento dei limiti do oltre 60 km/h

Multa per eccesso di velocità

Generalità sulla velocità.  Non a caso ci si riferisce alla velocità quando si parla di sicurezza stradale essa infatti, concorre negli incidenti stradali per due motivi o perché è la causa e\o perché incide sulla gravità dei danni. Per questi motivi all'art. 140 il CdS enuncia il principio fondamentale della circolazione stradale:

"Gli utenti della strada devono comportarsi in modo da non costituire pericolo o intralcio per la circolazione ed in modo che sia in ogni caso salvaguardata la sicurezza stradale."

I due articoli che seguono trattano la velocità sia dal punto di vista qualitativo (art. 141) sia quantitativo (art. 142) e la violazione dei predetti articoli è sanzionata. La multa più conosciuta è quella per eccesso di velocità, con limiti fissi, di cui all' art. 142 mentre l'altra, di cui all'art. 141, è la multa per la violazione dei limiti di velocità elastici o per velocità non regolata.

Il verbale può contenere le sanzioni che appartengono a entrambi gli articoli. Qui ci occuperemo solo delle infrazioni per limiti fissi di velocità massima e che sono elevate quando si conduce il veicolo oltre il limite fisso imposto alla categoria di veicolo e al tipo di strada. Il limite massimo di velocità è di norma segnalato. 

a.  Le sanzioni per eccesso di velocità

La norma prevede quattro fasce di violazioni che per i casi più gravi sono previste la decurtazione dei  punti e la sospensione della patente.

Fascia I. Avere superato il limite massimo di velocità di non oltre 10 Km/h (caso del comma 7). 

Per tale caso la sanzione prevede la sola sanzione principale (pecuniaria).

Fascia II . Avere superato il limite massimo di velocità di oltre 10 Km/h e non oltre 40 Km/h (caso del c.8). 

Per tale caso la sanzione prevede la sanzione principale (pecuniaria) e la decurtazione di 3 punti patente, non è prevista la sanzione accessoria (sospensione della patente).

Fascia III. Avere superato il limite massimo di velocità di oltre 40 Km/h e non oltre 60 Km/h (caso del c.9). 

Per tale caso la sanzione prevede la sanzione principale (pecuniaria), la decurtazione di 6 punti patente e la sospensione della patente da 1 a 3 mesi.

Fascia IV. Avere superato il limite massimo di velocità di oltre 60 Km/h (caso del c. 9bis).

Per tale caso la sanzione prevede la sanzione principale (pecuniaria), la decurtazione di 10 punti patente e la sospensione della patente da 6 a 12 mesi. 

b.  Comunicazione dati personali e patente del conducente

Nei casi in cui è prevista la decurtazione dei punti patente, la legge 286 del 24.11.2006 ha integrato l'art. 126 bis CdS che prevede la decurtazione dei punti a carico del conducente responsabile della violazione. Come spesso succede la violazione è accertata dagli autovelox senza la contestazione immediata pertanto, è spedita al proprietario, quale responsabile in solido, la richiesta di identificazione del conducente. Il proprietario deve comunicare all'organo accertatore, entro 60 giorni dalla data di notifica del verbale di contestazione, i dati personali e della patente del conducente al momento della violazione. Nel caso tale comunicazione è omessa sarà inviata al proprietario, in qualità di obbligato in solido, una ulteriore sanzione amministrativa di 292 euro. 

c.  Sanzione per violazione continuata

Il Codice tratta i casi gravi (comma 9 - III fascia) e molto gravi (comma 9bis - IV fascia) con una particolarità non trascurabile nel caso il trasgressore sia identificato per la seconda volta entro due anni dalla prima infrazione dei commi 9 e 9bis. Nel caso della seconda sanzione con il comma 9 (sanzione grave) la sospensione della patente ha durata maggiore, da 8 a 18 mesi mentre, nel caso della seconda sanzione con il comma 9bis (sanzione molto grave) si ha la revoca della patente.

d.  Sanzione notturna

Se l'infrazione è commessa nella fascia oraria dalle 22:00 alle 7:00 la sanzione pecuniaria è aumentata di un terzo. Se l'infrazione è accertata da dipendenti delle amministrazioni statali i proventi delle infrazioni alimentano un fondo per aumentare l'attività di controllo e ridurre gli incidenti notturni.  

e.  Pagamento scontato del 30%

Con il decreto legge del 21 giugno 2013 è stato modificato l'articolo 202 del Codice della Strada introducendo la possibilità per i trasgressori di usufruire di uno sconto del 30 percento sulle sanzioni di cui all'art. 141 e 142. Precisiamo due cose, lo sconto riguarda solo il costo della sanzione e non le spese di procedimento inoltre,  non vale per le sanzioni che prevedono la sospensione della patente , commi 9 e 9bis.

f.  Sanzioni per i veicoli commerciali si raddoppiano

Nel caso la sanzione è elevata per un veicolo commerciale la sanzione si raddoppiano tutte le sanzioni. Per veicoli commerciali si intendono:
  • autotreni, autoarticolati, autosnodati;
  • autobus e filobus di massa superiore a 8 t;
  • autoveicoli per trasporto di cose  e di massa superiore a 3,5 t;
  • autocarri di di massa superiore a 5 t se autorizzati al trasporto di persone;
  • veicoli adibiti al trasporto di merci pericolose;
  • mezzi d'opera.

Multa per eccesso di velocità e sentenze di Corte di cassazione

Velocità e segnaletica
Nell'opposizione a sanzione amministrativa per violazione del limite di velocità, qualora l'opponente deduca la inadeguatezza della segnaletica stradale relativamente a tale limite  e non la sua mancanza, incombe a lui dare prova, attraverso la dimostrazione di circostanze concrete, della sussistenza di tale inadeguatezza, per inidoneità od insufficienza della segnaletica, e non invece alla PA di provare l'adeguatezza della segnaletica stessa. CC sez. civ. 24.6.1999  n. 6242
Accertamento della velocità con apparecchiatura
1. La violazione dei limiti di velocità può essere accertata utilizzando l'apparecchiatura Photored 1273705 regolarmente omologata. CC sez. civ. 13.1.2012  n. 413.
2. La violazione dei limiti di velocità deve essere documentata mediante sistemi fotografici, di ripresa video ed analoghi quando l'accertamento dell'illecito avviene in un momento successivo  a quello della commissione dell'infrazione ed in assenza dell'agente.  CC. civ. 30.3.2010  n. 7752.
3. La validità dell'accertamento non è data dalla presenza del pubblico ufficiale all'attività tecnica svolta in laboratorio, ma dalla rispondenza a realtà del rilievo fotografico, ossia dalla coincidenza tra negativo ed il veicolo, anche in relazione agli altri elementi indicati, quali il luogo, il momento della rilevazione e la velocità (Cass. 30.1.08 n. 2202, 7.1.03 n. 16713, 20.3.98 n. 2952)  CC sez. civ. 11.6.2009 n.13605.

Limiti di velocità e sentenze di Corte di cassazione

Di seguito riportiamo alcune sentenze che illustrano alcuni orientamenti della Corte di cassazione sul tema della velocità. Le sentenze sono utili per riflettere sul comportamento più opportuno che il conducente dovrebbe tenere nelle situazioni più comuni durante la circolazione stradale.

Velocità in autostrada

4.   La condotta gravemente colposa delle vittime (uscita in retromarcia e a fari spenti da una piazzola di sosta) non è motivo per escludere un addebito di colpa per il conducente che, circolando a una velocità ben superiore a quella consentita, si è scontrato con la vettura che stava effettuando l'imprudente manovra.  (Corte di C. sez. penale 25.3.2014 n. 13969.

5.    Una velocità troppo bassa può risultare inadeguata rispetto al tipo di strada percorso: l'eccessiva lentezza del veicolo tamponato può quindi risultare concausa al verificarsi del sinistro. C.C. sez. penale 1.3.2011 n. 22135.

Velocità in condizioni di scarsa visibilità

6. Commette una grave imprudenza il conducente di un mezzo pesante che circola a una velocità superiore ai 70 Km/h in condizioni di scarsissima visibilità (nebbia, fumo nero ed ora notturna)  C.C sez. penale 2.5.89 n. 6626.

Velocità in curva

7. La moderazione della velocità nelle curve si deve intendere obbligatoria anche quando esse siano a visuale ampia e libera, poiché il legislatore in tema di velocità ha volutamente fatto una distinzione tra curva e tratto di strada a visibilità limitata in considerazione del fatto che il moto dei veicoli in curva comporta un rischio dello sbandamento e della limitata visibilità, il cui grado di pericolosità è direttamente proporzionale alla misura della velocità. CC sez. penale IV 28.9.1982.

8. Il conducente che percorre una curva a visibilità limitata deve contenere la velocità in un modo da potere arrestare il veicolo fra il punto di avvistamento di un ostacolo e quello in cui si trova l'ostacolo stesso.

Velocità in presenza di pedoni

9. In prossimità di un passaggio pedonale occorre diminuire la velocità e, occorrendo fermarsi. CC sez. civ. 22.5.2015 n. 10684.

10. Ogni conducente ha, tra gli altri, anche l'obbligo di prevedere le eventuali imprudenze o trasgressioni degli altri utenti della strada e di cercare di prepararsi a superarle senza danno altrui. E' responsabile di omicidio colposo aggravato dalla inosservanza delle norme che disciplinano la circolazione stradale l'automobilista che pur avendo tempestivamente avvistato due pedoni ... non eseguiva alcuna manovra per segnalare il suo sopraggiungere e ridurre al minimo la velocità , sino a fermarsi. CC penale 5.2.1993 n. 1207.

11. Velocità in prossimità di attraversamenti pedonali

Nell'avvicinarsi ad un attraversamento pedonale il conducente deve sempre adeguarsi alle condizioni del luogo, guidando con la massima attenzione e tenendo una velocità assolutamente prudente. CC sez. penale 19.2.2009 n. 7295.

12.   Velocità in presenza di intersezioni

Un modesto superamento dei limiti di velocità e la circolazione al centro della carreggiata sono condotte assai frequenti tra gli automobilisti: il conducente obbligato a dare precedenza ad altri veicoli deve pertanto tenere conto di tali eventualità e, in caso di scontro con il veicolo favorito , non può ritenere esclusa la propria responsabilità per il fatto che l'altro conducente procedeva a velocità superiore ai limiti di legge. CC sez. penale  22.11.2010  n. 41506.

13.   L'obbligo per il conducente di tenere una velocità particolarmente moderata in prossimità e in corrispondenza dei crocevia non si esaurisce col moderare l'andatura in vicinanza di essi ma si estende a tutta l'area d'incrocio e quindi deve essere osservato finché questo non sia stato interamente superato. CC sez. penale 18.12.1989  n. 6116.

14.   Il conducente favorito dal diritto di precedenza deve comunque adottare una condotta prudente e moderare particolarmente la velocità in prossimità di incrocio. CC sez. penale 17.11.1990 n. 6207.

Considerazioni finali

Autovelox e tutor sono molto diffusi e servono per controllare rispettivamente la velocità istantanea o puntuale e la velocità media. Altri metodi non hanno avuto una larga diffusione forse perché non servono a “fare cassa”, forse perché poco efficaci, forse perché non sono associati al concetto di prevenzione efficace. 

La locuzione del "fare cassa con gli autovelox", è concepita dagli utenti della strada come un escamotage per il finanziamento pubblico, l'argomento è però trattato all'art. 208 del CdS. Le sanzioni hanno un impatto sociale non indifferente ed è per questo che sono un argomento piuttosto dibattuto rilegando l’effetto benefico degli autovelox in secondo piano rispetto agli introiti prodotti da un autovelox ben piazzato.

Lo spirito delle norme che riguardano il controllo dei limiti massimi di velocità è quello di fare prevenzione e non finanziamento pubblico così come ricorda il Prefetto di Lodi con con la circolare del 26.10.2006 Prot. 9546/2006/Area III (v. sotto la circolare) a tutti gli attori preposti al controllo della velocità nelle strade della provincia ai sindaci della provincia di Lodi e per conoscenza al Presidente della Provincia, al Signor Questore, al Comandante provinciale dei Carabinieri, al Comandante provinciale della Guardia di Finanza, al Comandante della Sezione Polizia Stradale.

Purtroppo, il concetto di prevenzione non è normato e dipende dalla ragionevolezza di ciascun sindaco o amministratore dell'ente proprietario della strada e si constata, un'idea diffusa tra gli amministratori, che più multe sono elevate più si fa prevenzione. Si constata, tra le altre cose, che nell'installazione di un autovelox non sono seguite, dalla Pubblica amministrazione, le regole dell'installazione della segnaletica specifica secondo le norme del CdS e del suo Regolamento  di attuazione. Sorge spontanea una considerazione sulla psicologia comportamentale la quale, insegna che, quanto più un oggetto o situazione è proibita tanto più il comportamento dell’individuo tende a infrangere le regole. 

Sommessamente diciamo che la prevenzione degli incidenti stradali è una attitudine culturale delle amministrazioni più avvedute infatti, esse introducono iniziative formative sull'argomento già nelle scuole di primo grado, insegnando il rispetto degli utenti della strada.


Circolare del Prefetto di Lodi

LODI, 26 OTTOBRE 2006

Prot. 9546/2006/Area III

Ai Signori Sindaci dei Comuni della provincia

e p.c.

 Al Signor Presidente della Provincia di Lodi

 Al Signor Questore

 Al Signor Comandante provinciale dei Carabinieri

 Al Signor Comandante provinciale della Guardia di Finanza

 Al Signor Comandante della Sezione Polizia Stradale


OGGETTO: decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285 “Nuovo Codice della Strada”. Art. 142.


Si fa riferimento all’applicazione dell’art. 142 del decreto legislativo n. 285 del 1992 “Nuovo Codice della Strada”, relativo ai limiti di velocità.

   Scopo della citata norma, come noto, è la sicurezza della circolazione e la tutela della vita umana.

Ciò si realizza attraverso:

  1. la ragionevole determinazione dei limiti massimi;
  2. l’opportuna segnaletica al riguardo;
  3. la chiara e corretta informazione agli utenti della strada dell’utilizzazione in corso di dispositivi di controllo del traffico, ai sensi dell’art. 4 del decreto legge n. 121 del 2002, convertito con legge n. 168 del 2002: nel quadro di un’azione, prima ancora che repressiva, eminentemente preventiva con lo scopo di aumentare la consapevolezza e il rispetto dei valori sopra menzionati.


   Ne consegue che le modalità applicative e la valutazione delle circostanze di fatto delle violazioni devono ispirarsi unicamente ai principi generali della sicurezza e dell’incolumità, questi essendo i valori primari che il legislatore ha avuto di mira.

  La previsione dell’art. 208 – in forza del quale i proventi delle sanzioni amministrative pecuniarie per violazione al Codice della Strada sono devoluti allo Stato, alle Regioni, alle Province e ai Comuni – intende esclusivamente definire il novero dei soggetti beneficiari dei proventi e, come è ovvio, non è il motivo ispiratore (finanziamento pubblico) del sistema sanzionatorio del Codice della Strada.

   La qual cosa è ben nota agli operatori della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri nella loro quotidiana attività, come è stato recentemente sottolineato anche dalla stampa specializzata.

   D’altra parte risulta che tali principi siano stati pienamente recepiti dal Presidente della Provincia di Lodi, che qui legge per conoscenza e al quale si manifesta pieno compiacimento per l’installazione, anche d’intesa con alcuni Sindaci, di dispositivi di segnalazione visiva della velocità di marcia dei veicoli. Detti dispositivi, in un’ottica squisitamente educativa, consentono facilmente di moderare la velocità e di non superarne i limiti massimi.

  Tanto premesso, le SS.LL. sono pregate di voler informare l’attività sanzionatoria in oggetto ai principi suesposti, al fine di migliorare la circolazione in questo territorio provinciale e di accrescere la fiducia del cittadino-utente della strada nello Stato-comunità.

Si confida nella consueta fattiva collaborazione.


IL PREFETTO

(De Stefano)


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